mercoledì 8 agosto 2007
Souvenir
Il y avait la fête de ma petite ville: beaucoup de lumières, de couleurs et tout le monde qui se promenait dans les rues parmi le etalages de gâteaux et de vêtments, mes oreilles pleines d'un mélange de musique de l'orchestre et des hurlements des commerçants. Moi et ma cousine etions dans le fleuve de gens, dans ma main une glace qui ne resistait pas à le chaleur de l'été, j'avais 4 ans e tout était plus grand que moi. Nous nous sommes arrêtés devant un étalage d'animaux et je me suis fixé avec un petit singe, j'admirais son costume céleste, ses 4 mains et sa tranquillité. Ma cousine m'a dit de lui donner ce que restait de maglace, mais je ne voulais pas , je lui ai seulement demandé:"Pourquoi tu es tellement poilu?".
sabato 4 agosto 2007
autoroute
l'abitcolo della marbella è un catalizzatore di pensieri, una metafora della mente. scorri lungo le autostrade di ovunque sia, osservi la linea di mezzadria prima continua, poi discontinua. guardi fuori dal finestrino e le piccole macchie sui vetri ti attraggono, poi perdi subito l'attenzione e osservi il paesaggio che sfila là fuori, montagne di notte, luna prima crescnte poi piena e poi calante, alberi colline e fiumi, vigneti eleganti come solo i vigneti francesi sanno essere, un camion nell'oscurità, una donna al casello dell'autostrada che ti sorride, la playlist che scorre e la mente a briglia sciolta: pensieri che tracciano delle linee tra le stelle, come il gioco facile della settimana enigmistica di tuo padre.
venerdì 3 agosto 2007
allora quando parti?
cielo nuvolo, aria fresca e sensazione che spiazza, come i fiori che si svegliano prima a causa del caldo, come i baffi che si ghiacciano dopo a causa del freddo.
mi sento esattamente come un animale che ha l'orologio biologico sballato, sballato dalla mancanza di sole, da un' aria frizzante inattesa, dalla scomparsa di una routine estiva marina e fatta di cibo e buon vino, di un cane, di affetti ed amici, di bevute, di sostanze, di pugni schiaffi e abbracci, di discorsi ripetuti fino al non-sense, di amari, di ricci e cozze e provola ed un pò di ostriche, della tedesca a punti con la veloce e la super veloce, di sudate nella macchina e di lenzuola umide, di tramonti rossi nel mare di ponente dove il sole va a dormire con ritmo crescente.
spiazzato e piacevolmente sorpreso, eccitato, si mi sento anche eccitato, anzi no, è colpa della terza tazza di caffè un pò tiepido ed un pò freddo, proprio come la giornata di oggi. ma lo sappiamo tutti, il sole è là dietro, le nuvole estive sono sempre indecise, a volte dense ma mai persistenti, basta poco e tutto va via, come togliere l'alone di quel caffè un pò freddo ed un pò tiepido, ancora umido, nella tazzina davanti a me.
mi sento esattamente come un animale che ha l'orologio biologico sballato, sballato dalla mancanza di sole, da un' aria frizzante inattesa, dalla scomparsa di una routine estiva marina e fatta di cibo e buon vino, di un cane, di affetti ed amici, di bevute, di sostanze, di pugni schiaffi e abbracci, di discorsi ripetuti fino al non-sense, di amari, di ricci e cozze e provola ed un pò di ostriche, della tedesca a punti con la veloce e la super veloce, di sudate nella macchina e di lenzuola umide, di tramonti rossi nel mare di ponente dove il sole va a dormire con ritmo crescente.
spiazzato e piacevolmente sorpreso, eccitato, si mi sento anche eccitato, anzi no, è colpa della terza tazza di caffè un pò tiepido ed un pò freddo, proprio come la giornata di oggi. ma lo sappiamo tutti, il sole è là dietro, le nuvole estive sono sempre indecise, a volte dense ma mai persistenti, basta poco e tutto va via, come togliere l'alone di quel caffè un pò freddo ed un pò tiepido, ancora umido, nella tazzina davanti a me.
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