cielo nuvolo, aria fresca e sensazione che spiazza, come i fiori che si svegliano prima a causa del caldo, come i baffi che si ghiacciano dopo a causa del freddo.
mi sento esattamente come un animale che ha l'orologio biologico sballato, sballato dalla mancanza di sole, da un' aria frizzante inattesa, dalla scomparsa di una routine estiva marina e fatta di cibo e buon vino, di un cane, di affetti ed amici, di bevute, di sostanze, di pugni schiaffi e abbracci, di discorsi ripetuti fino al non-sense, di amari, di ricci e cozze e provola ed un pò di ostriche, della tedesca a punti con la veloce e la super veloce, di sudate nella macchina e di lenzuola umide, di tramonti rossi nel mare di ponente dove il sole va a dormire con ritmo crescente.
spiazzato e piacevolmente sorpreso, eccitato, si mi sento anche eccitato, anzi no, è colpa della terza tazza di caffè un pò tiepido ed un pò freddo, proprio come la giornata di oggi. ma lo sappiamo tutti, il sole è là dietro, le nuvole estive sono sempre indecise, a volte dense ma mai persistenti, basta poco e tutto va via, come togliere l'alone di quel caffè un pò freddo ed un pò tiepido, ancora umido, nella tazzina davanti a me.
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