martedì 5 giugno 2007
di getto
sonno stropicciato sul letto, la finestra aperta e la luce del sole del pomeriggio tardo e plumbeo riposa nella stanza disfatta. il lavandino ricolmo di stoviglie e nell'aria una leggera punta di anice, mi aggiro per la casa rilassato, ascolto il silenzio delle sei. penso a cosa sò di più adesso e che mi potrà servire nella vita: lo chevre è un formaggio francese di capra, mi piace la tequila, il carpaccio può essere anche di melanzane, il barrè, la potenza dei fermenti lattici si esprime in miliardi di spore e non di spole, fino a quaranta gradi puoi mischiare i colori e non succede niente, la pianta di basilico non va sotto il sole, mentre stappi una bottiglia di vino devi essere mentalmente convinto che non saprà di tappo,mi piacciono alice dona e serge gainsbourg, la collezione dicembre-gennaio si chiama crociera, sempre meglio prima perchè prima è meglio e poi qualcos'altro, ma dovrei pensarci troppo e so anche che pensare troppo non fa tanto bene.
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