devo confessare che le persone losche qui si notano subito perché emanano tensione. e non parlo della tensione che spesso emana un rispettabile ed onorato amico di cui qualcuno potrà intuire l'identità. parlo di una tensione da losco, da persona che fa una cosa che non si potrebbe fare.
sto per arrivare a casa, per la strada uno scooter super elaborato ed in moto - la marmitta arrows mi fa tornare in mente periodi ricchi di acne - aspetta con qualcuno seduto con mezza gamba sopra. teso, biondo ed ingelatinato. ha un giubbotto di jeans da persona dell'est. passo e lo guardo, gli sorrido perché mi fa pena da quanto è teso. mentre sto per inserire il codice per entrare nel palazzo, giunge sparata un audi ottanta - anche lei ricca di ricordi, ognuno di noi ha o dovrebbe avere dei souvenirs legati ad un audi ottanta - si infila in un anfratto che sarebbe l'entrata di un garage, ma, meraviglia delle meraviglie, resta ferma ed accesa lì. il tipo dell'est balza sullo scooter e raggiunge la macchina che fa finta di entrare in un garage. il rumore della marmitta è assordante. qualcosa passa attraverso il finestrino aperto dell'audi ottanta ed il ragazzo fila via, diritto, con il rumore dello scooter che lo precede di svariati metri. ci prendo gusto e torno indietro dall'altra parte dell'isolato. il ragazzo ha fatto il giro e lo incrocio proprio all'angolo, mi guarda terrorizzato ed abbassa la visiera di un casco integrale che, indossato stando su uno scooter del tipo formula 50 (credo si chiamasse o si chiami così se ne esistono ancora e mi sia permesso di dire che si tratta di uno dei prodotti di locomozione a motore dall'estetica peggiore che abbia mai visto) dà come l'impressione di un calzino bianco sotto uno smoking nero.
in tutto questo mi è sfuggita l'audi ottanta che , ovviamente e nella maniera più tesa e più losca che si possa immaginare, ha sgommato e sfrizionato andando via dopo aver effettuato un non meglio identificato scambio che, in realtà, mi è sembrato più un atto unilaterale di ricezione, teso. me ne ritorno verso casa.
all'angolo una ferrari gto - tipo la macchina dell'uomo tigre quando è naoto date - è mal parcheggiata con una ruota sul marciapiede, neanche fosse una regata o una ritmo. ne discende un uomo di mezza età, capelli bianchi simil-pettinati, scia di profumo che ancora cerco nelle profumerie degli aeroporti. chiude lo sportello con le chiavi, infatti le ritmo mi pare non abbiano la chiusura centralizzata con il telecomando e credo neanche le ferrari gto. cammina con non-chalance dopo aver parcheggiato alla che cazzo me ne fotto una macchina non proprio comune come se fosse la feccia delle macchine comuni. si infila la giacca mentre cammina. gli passo accanto e percepisco quanto è rilassato. un sorriso mi si stampa sul volto.
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10 commenti:
cali di tensione in Ginevra.
sa-sa-sa
sa-ti-zza
sacra corona ginevrina
...ma quiddhru te lu machinune lu de mariani era?
trattasi di audi 80, paragone fuoriluogo, come il calzino bianco con lo smoking o il casco integrale con un formula 50. NdA
mi riferivo al ferrari....carniale
*** Nda, comunque aveva più capelli di demarianovich
si attende al più presto post scritto in lingua (anche dialettale qual'ora l'inglese fosse ancora un impedimento)
l'avrai, l'avrai, con slancio e con amore. (dal testo di una canzone di cui non ricordo ne autore ne titolo). NdA
de mariani, sa-sa-sa satizza,carniale......questi commenti rievocano l'immagine di una tipica chiacchierata tra ottantenni, seduti di fronte alle proprie case, nelle vie del bel paesino.Simpatici.
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