martedì 1 dicembre 2009

amoda

pieno di buoni propositi e come se niente fosse adamo si lancia fuori dalla porta della propia casa. sorride ed affetta un'espresisone sorpresa, ma è chiaro che ha sentito il rumore della serratura della porta dell'appartamento di fronte.

una ragazza dell'est, scura e lucente di pelo cadente sulle spalle, il colore della pelle decisamente in linea con la sua provenienza geografica, attende l'ascensore riducendo e riespandendo lo spessore delle proprie labbra di rosso pitturate.

adamo sorride, la ragazza dell'est che, senza troppa fantasia, risponde al nome di olga, dimostra un certo imbarazzo. evidentemente la manovra di adamo ha destato qualche sospetto. impigiamato, improfumato da far venire il mal di testa, tiene fra le mani un sacco della spazzatura che, in caso di discussione al riguardo e per non essere volgare, avrebbe chiamato pattume.

adamo è al settimo cielo al pensiero di dover dividere uno spazio cosi' costretto con la classica donna della porta accanto, le conseguenze olfattive non hanno importanza. i clichese' lo fanno sentire bene. viaggia di mente e di rimorchio. si illude senza saperlo.

un minimo di imbarazzo, del tutto legittimo, intercorre durante la discesa.

(sesto-quarto piano) adamo: de quanto tempo tu abitare in questo palazzo?
olga: sono qui da circa un mese lei?

(quarto-secondo) adamo:mi scusi pensavo non comprenderebbe bene l'italiano.
olga: sorriso affettato che termina troppo velocemente perchè l'altra persona non si accorga che si è fatto davvero uno sforzo di cortesia. poco importa, adamo si gurda allo specchio.

(secondo-primo) adamo: sorriso imbarazzato.
olga: inespressiva.

(piano terra) adamo inserisce una chiave nel quadro dei comandi dell'ascensore.
olga: a cosa serve?
adamo di slancio pensando di fare un coup de theatre: serve a viaggiare nel tempo, dove e quando le piacerebbe andare?
olga: al momento prima di averla incontrata, avrei preso le scale!

olga esce dall'ascensore lasciando adamo solo che, girando la chiave, discende sottoterra, nei locali delle cantine dove puo' gettare la spazzatura, pardon, il pattume.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

La voce della Lega di Rag. Fantozzi

Minareti svizzeri

Gli europei sono famosi per i loro grandi scrittori: Shakespeare era inglese, Dante italiano, Goethe tedesco, Cervantes spagnolo, Dostoevskij russo, Voltaire era francese e viveva prudentemente a Ginevra, città famosa perché rispettava la libertà di pensiero dei suoi abitanti. Però gli svizzeri sono più famosi per le banche, gli orologi, la cioccolata e il loro razzismo. Hanno trattato i muratori italiani come animali inferiori. Era quindi naturale che il referendum «minareti no» avrebbe vinto facilmente. Questo risultato è stato accolto in Italia con finto sdegno. Anche i Vescovi a dire: «La libertà di culto è sacra però vogliamo i crocefissi nelle scuole» e quelli della Lega con Castelli: «Allora mettiamo la croce sul tricolore». Noi invece speriamo tanto che in futuro un referendum trionfale abolisca il segreto bancario che gli svizzeri difendono a morsi.

squap ha detto...

svizzeri di merrrdaaa!!

Anonimo ha detto...

http://stagliano.blogautore.repubblica.it/2009/12/02/quando-i-puzzoni-eravamo-noi/

Anonimo ha detto...

tesa la signorina!

Anonimo ha detto...

a capocchiaaaaaaaaaaaaaaa, sempre e solo "ad capocchiam"

Anonimo ha detto...

è difficile non essere tesi se ti chiami olga, con tutto il rispetto..
NdA

ernesto ha detto...

chiedo troppo se ti invito a dare ai tuoi post un titolo che ha un nesso logico col contenuto degli stessi? oppure sono io che non colgo il suddetto e rischio di essere bollato come deficiente? comunque se così non fosse, sappi che non fa per niente figo, per niente.

Anonimo ha detto...

amoda=adamo? mah......

Anonimo ha detto...

non capite!non capirete mai!

Anonimo ha detto...

non potete capire

Anonimo ha detto...

comunque, caro lettore attivo, per quanto sia vero che spesso titoli e post non hanno alcun legame, nella pagina corrente titoli e post sono intimamente legati.
se guardo la partita stasera sono un triste all'estero?
NdA

ernesto ha detto...

sei un uomo globalizzato

Anonimo ha detto...

cosmopolita?
NdA

ernesto ha detto...

ho detto globalizzato, poichè ti permette di vedere un match di calcio italiano anche all'estero, grazie all'abbattimento delle barriere, fisiche e non, tipico appunto della globalizzazione.
Cosmopolita, in questo caso, non ha senso.

Consigli per gli acquisti: Devoto-Oli

ernesto ha detto...

Saramago: "Berlusconi ha reso l'Italia un'ombra grottesca"

"Fino a quando Berlusconi attenterai contro la nostra democrazia?". Con questa domanda inizia il messaggio che lo scrittore Josè Saramago ha inviato alla manifestazione del No-B day e che è stato letto dal palco. "L'Italia è stata trasformata nella sua ombra grottesca - aggiunge Saramago - l'Italia non merita il destino che Berlusconi le ha tracciato senza il più elementare senso di vergogna di se stesso"

Anonimo ha detto...

credo sia già molto triste istituire un giorno "NO-BERLUSCONI" ma ancora piu triste è trovare la giustificazione del degrado istituzionale e morale della democrazia italiana in silvio berlusconi.Se oggi l'Italia si è trasformata nella sua omrba grottesca è solo "merito" di noi cittadini italiani;e dico merito perchè tale situazione fa comodo a tutti noi:incapaci di lavorare per la nostra democrazia ma subito pronti ad adossarne la colpa al Presidente.

ERNESTO RIZZO ha detto...

è sempre positivo lo scambio di opinioni e internet è il luogo adatto a farlo. poi ci sono delle occasioni in cui è necessario passare dalle parole ai fatti. come è accaduto per la manifestazione contro Al Tappone, che considero semplicemente manifestazione di dissenso, nata per altro dalla rete, quindi dalla società civile, quindi rispettabile, lontana dalle mere logiche di partito, che ha coinvolto tanta gente che dissente. si che dissente!! come accade in tante altre democrazie occidentali. e fino a prova contraria il dissenso si manifesta contro il potere. LUNGA VITA AL DISSENSO, ALLA LIBERTà DI PAROLA, ALLA DEMOCRAZIA, QUELLA VERA, FATTA DI PARTECIPAZIONE. Ci sono paesi in cui si muore per questo,gente che sogna di vivere in una paese dove la libera manifestazione del pensiero è concessa a tutti. Poi inviterei l'autore/rice del post precedente a non generalizzare e ad argomentare ciò che sostiene non permettendosi di includermi in chi, secondo lei/lui, trae giovamento dalla situazione in qui versa la nostra democrazia. io faccio tutt'altro che giovarmi, IO MI INDIGNO!