mercoledì 20 giugno 2007

l'umore degli zigomi

quando le palpebre sono pesanti ma non hai sonno, quando l'aria calda ti si appiccica addosso e non puoi farci niente perchè una doccia sarebbe un sollievo troppo fugace per dare degli effetti apprezzabili. soprattutto quando pensi che oggi andrai al fiume ma scopri che quel fiume si è prosciugato, anche quando casualmente scopri un pacco di sigarette, nel caso marlboro lights rigide, e visto che non fumi ti meravigli che ci siano e pensi che giacchè una te la puoi fumare, apri e non v'è traccia di marlbro rigide; in tutti questi casi, i quali possono accadere in sequenza, ed è quello che mi è successo, pensi che la colpa sia del caldo, pensi che sia una situazione di emergenza e allora tutto sia concesso, come la pena di morte in tempo di guerra. allora voglio esagerare, apro il frigo e stappo una dreher scintillante sfavillante e piena di brina come la mia pelle, la sorseggio senza far niente, mi viene giusto da pensare ad un paio zigomi alti ed eleganti che ho visto per strada, di sfuggita, qualche giorno fa..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio qualche giorno fa ci pensavo...nessun riferimento e nessuna intenzione hanno voluto che risalisse sù. Sei sulla tua barca, lenza in mare, alla sua estremità una zampa di gallina, ma tu sei li per prendere il sole, leggere il tuo buon libro in santa pace... Il tempo passa, il sole non riscalda più. Sarà ora di tornare prima che l'oscurità ti ingoi tra cielo e mare. Dimentichi la lenza in acqua, ma chi se ne frega..saranno settimane che attracchi al porto e te ne scendi tranquillo lasciando tutto com'è! Solo che questa volta ti accorgi che qualcosa nella tua barca si muove, è buio, cerchi di mettere bene a fuoco...un polpo passeggia sereno tra il remo e il sedile. La zampa di gallina gli è piaciuta così è risalito lungo la lenza nella speranza di un altro bottino. Così alcuni ricordi te li ritrovi nei tuoi giorni, alcuni per pochi minuti, alcuni per tutta la giornata, alcuni ti solleticano, altri ti schiaffeggiano.. Quando vuoi ricordarli sono offuscati, imprendibili...quando meno te lo aspetti ti sorprendono alle spalle, bastardi...
Era iniziata da poco la scuola, secondo o terzo anno...scooter con le ali..."zigomo" fracassato...ospedale di brindisi. Che angoscia dietro a quel vetro, alle spalle di un letto sul quale un lenzuolo scopriva una coscia pelosa, da "calciatore"...
Ho odiato quella scuola dal primo all'ultimo giorno, ma ho amato i miei compagni...tutti. Quelli che non sopportavo, quelli con cui scherzavo, quelli che se la tiravano...quelli che...tutti. Cinque anni sbiadiscono solo con il passare del tempo, un legame inversamente proporziale...almeno che qualche incognita non disturbi la il senso dell'equazione.

Anonimo ha detto...

cara cannella, i polpi non mangiano le zampe di gallina, sono attratti dal brillare delle loro squame sott'acqua..

Anonimo ha detto...

e che ne sai te? non mi sembri tipo da barca, lenza e piedi di pollo..