mercoledì 23 aprile 2008

memoria breve, III


le mani gonfie sotto il sole, la pelle piacevolmente riscaldata e nella mente ancora l'armonia della natura di villa borghese e lo scricchiolìo dei sassi sotto l'incedere dei passi lento e fluido, trasportato dai colori che riverberano nell'aria. diverse intensità di verde ed il soffitto immenso, cielo. una nuvola offusca il sole ma i colori rimangono intensi, romani, ad ogni angolo di questa città di cui non conosco niente ricevo la piacevole sensazione di qualcosa di profondo ed indefinito, qualcosa ma non so esattamente cosa: mi sento vivo e non solo vivente, basta un niente per aprire la porta della bocca dello stomaco, una foglia un sorriso un bar una scala una vigilessa un urlo un caffé una birra uno sbuffo.. Sia da bisimare o meno sento l'esigenza di comunicare e di condividere tutto questo attraverso un cellulare.
mi guardo intorno e registro le mie emozioni, i miei pensieri le mie riflessioni che si fermano in suoerficie, nonostante i crampi all'avambraccio mentre scrivo a penna, i rigurgiti di acidità che sfociano in legggeri conati di vomito, i crampi ai polpacci mentre dormo per la prima volta in una casa su di un letto comodissimo, sono pur sempre stato risvegliato da un sole in piena forma, un cielo azzurro come solo l'azzurro del cielo può essere, ho preso il caffè con un amico ho riso fumato e mangiato, ho atteso, ho realizzato che potrei essere innamorato di tutto ciò che faccio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

quanto sei bella.....