venerdì 17 ottobre 2008

un capocollo da capogiro

è proprio mentre gli occhi stanno per chiudersi o faticano ad aprirsi che sta quella sensazione di ovattato, quella sensazione che ti permette di pensare, riflettere, anche giudicare con un certo distacco: le cose che ti fanno felice ti lasciano indifferente e le cose che ti fanno soffrire si comportano nella stessa maniera. tuttavia ti dà buon umore, appena chiudi gli occhi, perché piombi in un sonno profondo con un leggero sorriso sulla faccia, emetti dei suoni muti con la bocca chiusa e ti stringi al cuscino, ed anche il giorno dopo, quando, riemergendo da sogni confusi e mattutini il cui ricordo si perde non appena si esce dal torpore, ci si risveglia piano piano, si esce dal limbo sorridendo, contenti della prestazione onirica, pronti per la giornata, ancora per un'oretta si cercherà il ricordo del sogno che ti stava piacendo, ancora per dieci miunuti si gusterà il café raffreddato del mattino, ancora una volta il piede sinistro sarà il primo a posarsi per terra insieme alle immancabili gocce di urina che, in preda ad una crisi, fuoriusciranno dalla trraiettoria cercando una morte più onorevole che non sia nel cesso.

Nessun commento: