quando senti una vocina dentro di te che ti dice di fare delle cose, la voce della volontà ridotta all'osso, minimizzata. le abbassi il volume e riesci a sentire solo un vocìo nei momenti di non concentrazione. hai deciso di non sentirla, il passaggio dal pensiero all'azione è troppo faticoso, ti sembra lungo ed impervio come affrontare un passo di montagna in pieno inverno. allora quando riuscirai a sentire questa vocina e atradurla in azione significa che sei diventato grande e che sei maturo? non ci credo, mi tengo la mia vocina che mi dice le cose e che non ascolto, mi tengo i miei contrasti, mi tengo le mie delusioni e le mie gioie inspettate. ma non è così semplice perchè se arriva una cosa positiva si dimentica che quella vocina telo aveva detto, se invece ad arrivare è una cosa negativa, sei capace di invertarti di aver sentito quella vocina che ti avvertiva, che ti diceva cosa fare.
in quei momenti nei quali sei seduto nell'autobus poco affollato, sei assorto nell' ambiente diafano fatto di oggetti freddi e persone diverse, credi di avere una risposta per tutto e quindi chiudi il cerchio dei pensieri con un sorriso sferzante, beffardo. così di nuovo giunge quella vocina e se non le abbassi il volume sono cazzi, se la ascolti e non la traduci in azione sono cazzi e se non ti accorgi che devi scendere quando devi scendere, beh in un modo sono cazzi anche quelli..
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