martedì 29 maggio 2007

lunedì 28 maggio 2007

la stessa faccia

un evento inaspettato mi ha reso felice, basta poco, davvero poco. abito nella casa dove abito da circa cinque anni, vado per i sei; i primi tre anni ero un fumatore regolare ed ogni giorno mi recavo al tabacchi sotto casa, sempre lo stesso, e chiedevo un pacco di sigarette, sempre lo stesso, guardando una faccia interrogativa che attendeva, sempre la stessa. nel corso degli anni mi è capitato di andare più volte anche nello stesso giorno, sempre allo stesso tabacchi per soddisfare le varie esigenze legate al tabacco e a prodotti surrogati. mai, dico mai ho ricevuto un segno di intesa da parte di quella faccia interrogativa, sempre la stessa, che mi guaradava ogni volta come se fosse la prima volta che entrassi in quel tabacchino. ebbene oggi, giorno in cui ho deciso di comprare del tabacco per illudermi di non essere ridiventato un fumatore, proprio mentre stavo prendendo cartine e pacco di golden virginia da sopra il bancone voltandomi per andarmene, quella faccia, sempre la stessa, mi ha sorriso e furtivmente, come se fosse proibito, mi ha allungato una borsina porta cose: "così sei più comodo" mi ha detto. aleluia alleluaia alle-luia!

venerdì 25 maggio 2007

san ruffilio-ponte savena

quando senti una vocina dentro di te che ti dice di fare delle cose, la voce della volontà ridotta all'osso, minimizzata. le abbassi il volume e riesci a sentire solo un vocìo nei momenti di non concentrazione. hai deciso di non sentirla, il passaggio dal pensiero all'azione è troppo faticoso, ti sembra lungo ed impervio come affrontare un passo di montagna in pieno inverno. allora quando riuscirai a sentire questa vocina e atradurla in azione significa che sei diventato grande e che sei maturo? non ci credo, mi tengo la mia vocina che mi dice le cose e che non ascolto, mi tengo i miei contrasti, mi tengo le mie delusioni e le mie gioie inspettate. ma non è così semplice perchè se arriva una cosa positiva si dimentica che quella vocina telo aveva detto, se invece ad arrivare è una cosa negativa, sei capace di invertarti di aver sentito quella vocina che ti avvertiva, che ti diceva cosa fare.
in quei momenti nei quali sei seduto nell'autobus poco affollato, sei assorto nell' ambiente diafano fatto di oggetti freddi e persone diverse, credi di avere una risposta per tutto e quindi chiudi il cerchio dei pensieri con un sorriso sferzante, beffardo. così di nuovo giunge quella vocina e se non le abbassi il volume sono cazzi, se la ascolti e non la traduci in azione sono cazzi e se non ti accorgi che devi scendere quando devi scendere, beh in un modo sono cazzi anche quelli..

mercoledì 23 maggio 2007

raffreddomed

scendo giù dalle scale, esco dal palazzo passando per un giardino ben curato: prato inglese, pini e pitte pittazze. vorrei recuperare la mia bici, ma appena metto piede nella terra il tutto si trasformain un campo di battaglia, spuntano fuori dall'erba degli aggeggi che spruzzano acqua all'impazzata e ce ne sono tantissimi e proprio in quel momento sferraglia un treno aldilà del muro sull'altro lato della strada, un camion della spazzatura inizia il suo frastuono.
provo a correre a zig-zag per evitare i getti, ma vengo ripetutamente ferito all'addome, alla schiena e alle gambe. sono ridotto un cencio e ho la testa svuotata, il naso tappato da un raffreddore tipico di febbraio ma peccato che siamo in maggio e per di più sembra agosto... la bici cigola e la tracolla della borsa aumenta la pressione sulla mia spalla, stoicamente mi sollevo sui pedali ed insieme alle pulsazioni del cuore sento aumentare la mia velocità, contraggo i muscoli delle braccia che sussultano alle vibrazioni del fondo lastricato ed irregolare ed umido delle strada che riflette luci distorte: una notte giallo opaca con pochi avventori al rosso dei semafori. involontariamente alzo gli occhi al cielo e scopro le stelle e una luna dimagrita, ma tanto nitida che si vede la sua la zona senza luce. ho sempre pensato che la luna fosse fosforescente, come la suola delle cult blu, ma invece no, mi hanno detto come stanno le cose e insomma ci stavo pensando, un'altra verità che ho deciso di buttare nel dimenticatoio.

sabato 19 maggio 2007

toplex

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mercoledì 16 maggio 2007

lunedì 14 maggio 2007

essere o non essere


un dilemma nel pomeriggio, in una pausa che in realtà non è una pausa poichè non si è mai iniziato. è tipico della mia persona, se vedo il traguardo da lontano mi rilasso. un forte vento continua a fare sbattere porte e finestre, dei rumori che mi fanno quasi compagnia; ho già ceduto alla brinkesbauffen pilsner da mezz'ora, ma adesso che faccio, la giro?

domenica 13 maggio 2007

il chepost 2

finalmente sono riuscito a fare una lavatrice, il solito mezzo carico ma questa volta mi sno ricordato, ho steso i panni per farli asciugare ed ero tutto eccitato all'idea di avere cinque paia di mutande pulite e fresche. ho maturato la decisione di portare a compimento un ciclo di lavaggio ed asciugatura quando mi sono visto costretto ad indossare le mutande rosse della notte di capodanno con tanto di scritta-augurio LUCK&SEX.
il vento non mi è stato amico, sono in emrgenza intimo, tre paia di mutande blu scintillanti hanno preso ilvolo, portate via chissà dove..no no, questo non vuole essere il risvolto di significato di quello che sto scrivendo, non c'è nessun a metafora, solo un pò di sana idiozia.

venerdì 11 maggio 2007

come da calendario, forse in anticipo

la stampa nazionale di questi giorni si è occupata molto della vittoria di sarkozy, dei disordini che ha causato, del partito democratico, delle pensioni...tuttavia un articolo mi ha colpito e ci penso ininterrottamente da due giorni: DI CHE COLORE HAI I CAPELLI?
la risposta dentro di me era semplice e scontata, ma quando ho provato a fare delle interviste mi sono sentito spiazzato; risposte del tutto inaspettate hanno minato una delle mie poche certezze della vita. ho traballato, ma sono rimasto in piedi quando non ho più avuto una mia stanza (mi riferisco alla cameretta, che negli anni di una persona subisce tante modificazioni ma mantiene quell'atmosfera, sempre la stessa sin da quando ci dormivi da bambino), ho accettao il fatto che lilly il vagabondo fosse in reltà lilly E il vagabondo con tutte le sue conseguenze di significato perchè così allora quadrava. , mi sono abituato al fatto che il pesce si possa mangiare anche col vino rosso.
Ma quando uno è stato biondo per ventiquattro anni e adesso si sente dire che ha i capelli castani, beh, questo è troppo!
mi sono aggrappato a risposte del tipo castano chiaro, la più interessante è stata biondo timido,
ma il conforto ovviamente l'ho trovato nella mamma, BIONDO CENERE mi ha detto.
tanti auguri a tutte le mamme del mondo, che sono tutte belle.

giovedì 10 maggio 2007

però è vero

cosa succede quando arriva il caldo? ve lo dico io cosa succede, tutti sono in giro, si sorride tanto e tutti sono amici. sei per strada, passeggi in sandali e camicia, ti molleggi e sei contento della tua età e dell'aria afosa che respiri, stringi in una mano la tua birra fresca, la bottiglia ricoperta da un velo di condensa come quello sotto le tue ascelle dopo una giornata di servizio al tuo corpo, questo succede: sudi!

domenica 6 maggio 2007

gin&tonic time


Spostando vecchi giornali ho letto un articolo, ve ne riassumo il contenuto:
uno degli ingredienti del g&t, e credo sia anche la causa della nascita di questa bevanda, è il chinino. esso si estrae dalla pianta quimaquima, originaria delle foreste andine, e veniva usato come medicinale dgli indios. Le proprietà curative di questa pianta furono scoperte dagli europei nel '600, quando Dona Francisca Enriquez de Ribera, contessa di Chinchon e moglie del vicerè del Perù, ammalatasi di malaria venne fruttuosamente curata con il rimedio degli indios.
Nel 1662 la polvere della contessa era famosa in tutta Europa, dove la malaria imperversava. A Roma era usata dal Papa e dai cardinali, del suo commercio se ne occupavano i gesuiti e per questomotivo era chiamata la polvere dei gesuiti. Nelle capitali protestanti del nord europa, invece, essa era chiamata veleno dei gesuiti, e non veniva adoperata dai protestanti ragione per cui Oliver Cromwell morì di malaria nel 1658. solo quando Robert Talbor salvò dalle febbri Luigi XV di Francia e Carlo II d'Inghilterra, la polvere rossa iniziò ad essere conosciuta in tutto il mondo.
duecento anni dopo(nel frattempo l'isolamento del chinino e la scoperta della trasmissione della malaria per mezzo delle zanzare valse il premio nobel per Alphonse Laveran,francese, ed Ronald Ross, inglese) , in epoca coloniale, la malaria imperversava in india ed in africa, il British Empire aveva un disperato bisogno di chinino. Vennero inviate spie in Venezuela, Perù, Bolivia, Ecuador. Furono tanti i tentativi falliti, fu un magghiato cokney, Charles Ledger, a riuscore a procurarsi una manciata di semi di quimaquima, violando il monopolio sudamericano sulla pianta e causando la morte della sua guida india Manuel Manami.
grazie a questa manciata di semi, già nel 1879 l'india era il maggior produttore di quimaquima, che venne poi ribattezzata Chincona Officinalis, in onore della contessa di Perù.
Così i colonials inglesi scacciavano la paura delle febbri mortali sorseggiando un infuso di chinino che venne chiamato tonico indiano. La medicina, però, era amarissima e Jacob Schweppe risolse parzialmete il problema aggiungendo una piccola dose di chinino alla sua acqua carbonata, rendendo così il rimedio un pò più bevibile.
La Schweppes Indian Tonic Water divenne ben presto la bevanda che rinfrescava ogni gola dell'impero. Rimaneva però ancora molto amara.
durante la guerra dei trent'anni, i soldati inglesi nei Paesi Bassi scoprirono il gin e, bevendolo prima della battaglia, lo ribattezzarono Dutch Courage; lo portarono in patria e ben presto il gin divenne il liquore preferito della gente comune, nel 1850 a Londra vi erano circa 5000 Gin Palace, posti dove la gente povera andava ad ubricarsi sognando un'altra vita.
In questa situazione, fu normale per i soldati inglesi mischiare il gin alle medicine che gli venivano somministrate ed il risultato fu stupefacente: il gusto amaro del chinino si sposava benissimo con quello aromatico del liquore al ginepro ed in più la bevanda era molto dissetante.
La necessità di rendere bevibile una medicina e l'espansione coloniale creò il drink più conosciuto al mondo. tutto il mondo anglosassone lo adottò, tanto che per molto tempo, e pare ancora oggi in alcuni club londinesi ma non saprei dirvi quali, per avere un gin&tonic bastava dire "drink please!".

giovedì 3 maggio 2007

pubblico invito


domani 4 maggio la mia festa di compleanno si terrà
in via paolo fabbri, 1. bologna, italia.
la cerimonia avrà inizio per le ore 21 e 30.
le scuse accampate in caso di assenza saranno accettate solo se la
distanza da percorrere per raggiungere l'evento è superiore ai trecento (300) km.
in ultimo volevo ricordare che non siete tenuti a presentarvi con un regalo,
ma sarei molto contento se fosse rispettato il tema della festa liberamente interpretabile:
IL PARTICOLARE CHE UCCIDE.
distinti saluti. angelo de

martedì 1 maggio 2007

...


la freschezza di un mattino anche con le nuvole,
la comodità di un letto ormai senza lensuola,
il caffè di ieri, ma oggi in ghiaccio è buono,
pagina 213 di vogue italia, la doccia non fredda anche
se lo scaldabagno è solo alla prima tacchetta,
adesso però devo andare.