un venerdì che in realtà è una domenica implica una serie di elementi, tutti al netto dell'accappatoio bianco.
la moka ha lavorato parecchio stamattina, il divano, prode compagno di avventure, non mi ha ancora abbandonato; in fase di delibera si è arrivati a discutere persino il punto dell'ordine del giorno che rappresenta sempre un proforma: varie ed eventuali.
ed allora niente scenette proforma, indulgo e prendo le 24 ore di oggi dalle tasche del tempo e le getto via dalla finestra: volteggiano nell'aria come pezzi di schedine gettate dagli spalti di uno stadio, la domenica.
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3 commenti:
avevo capito che sarebbe stata domenica giovedì sera.
Solidale
il bello delle domeniche di venerdì è che il giorno dopo è sabato.
NdA
...quindi poi domenica. a milano direbbero il week and ma tu sei alla svizzera...
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