mercoledì 13 gennaio 2010

nevica

a volte i conti non tornano. ma come è possibile che si facciano dei programmi e si apprezzi la loro qualità secondo i giorni di pausa o di vacanza che si hanno? ma per caso viviamo in un mondo sbagliato? siamo sbagliati noi? sono sbagliato io? ogni volta che si pensa a qualcosa poi c'è sempre un condizionale o un congiuntivo che si presenta, a volte anche un futuro anteriore o prossimo venturo nel quale la lampada di aladino o il suo abitante giocano un ruolo di primo piano.

perchè non posso essere contento di svegliarmi presto ed andare a sgobbare fisicamente o intellettualmente? e perchè qando sono contento di svegliarmi presto poi la sensazione è talmente fugace che dopo aver lavato la faccia scompare? perchè se ho freddo non vedo l'ora di essere a casa invece di vedere la bellezza di una città che si veste di bianco e nel momento in cui realizzo questo corto circuito dei pensieri è ormai troppo tardi? perchè c'è sempre qualcosa in noi, o in me, che ci fa o che mi fa essere o troppo indulgente o troppo intransigente? è colpa della mela che poi si sa che i meli non crescono nella terra promessa ed in realtà si trattava di una fica con tutte le conseguenze anatomico-erotiche che ne derivano?

c'est la vie, si puo' rispondere facendo bella figura.

è bello farsi delle domande per il gusto di farsele. è bello farsi delle domande che non hanno un gran senso in questo mondo. è tanto bello quanto inutile.

una mia amica, alla fine di ogni serata che comporta un debito con il futuro, mi dice spesso: ce ne possiamo tornare a casa, tanto stasera ci pagheranno lostesso!

benedetta ironia, benedetto mestiere di vivere...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

è tutto bianco, delle zone sono grigio sporco.

bernaud ha detto...

riflessioni profonde di una mente malata.
auguri

Anonimo ha detto...

il piu' bel commento che abbia mai ricevuto.

NdA

ber ha detto...

oui, je suis d'accord!